PROGETTO TOPPUNT
Samuel Mello
Buona parte del suo lavoro
è una storia d’amore.
809 Lundia di Samuel Mello è una piccola cosmogonia dei legami. Questo lavoro, che Samuel Mello ha portato a PROGETTO TOPPUNT, è un “esploso” (per dirla con Francesco Romanelli). Ogni partecipante a PROGETTO TOPPUNT è rimasto confinato, con la propria opera, dentro il parallelepipedo espositivo. 809 Lundia è esondato, allagando lo spazio espositivo intorno alla struttura principale. Questa di PROGETTO TOPPUNT è una tappa di un percorso iniziato all’incirca tre anni fa e vicino al termine (forse). La suggestione iniziale, la spinta, è stata la scoperta, da parte dell’artista, dell’esistenza dell’asteroide 809 Lundia (avvistato in cielo all’incirca un secolo fa). 809 Lundia è un asteroide binario (della fascia principale di asteroidi collocata tra Marte e Giove). I due corpi dell’asteroide ruotano insieme, cioè hanno un’orbita comune, intorno al sole. Questa simultaneità di cammino di corpi celesti ha acceso l’immaginazione dell’artista, che dopo avere arbitrariamente ipotizzato, e artisticamente cercato di indicare la sintonia tra il celeste e il terrestre, si spinge fino a vagheggiare una sorta di legge generale che governerebbe sia l’organico che l’inorganico. È superfluo invocare l’autonomia dell’arte dalla scienza; qui, siamo nel campo, forse mai inattuale, della mitologia. Samuel Mello ha posto in atto un tentativo di innescare, nel tempo del trionfo delle macchine, la nascita di un mito. Non è necessaria la sospensione del giudizio; piuttosto è interessante passare al vaglio le tracce, i segni, che l’artista ha sparso, nel tentativo - forse non vano - di descrivere il suo sogno. C’è il piccolo dipinto di un asteroide, una pietra del cielo, collocato davanti (poggiato) a una pietra della terra; un maglione, modellato per rappresentare i due asteroidi in movimento (una sorta di scultura); una serie di altri piccoli dipinti (acrilico su compensato), tutti tentativi di raffigurare la coppia di asteroidi; una serie di bozze digitali delle “fattezze ipotetiche” del corpo celeste, sulle quali si poteva intervenire; un diario con i brani, appuntati dall’artista, di una sua ricerca sull’affinità delle cose nell’universo; fotocopie relative a un altro filone di ricerca dal titolo “Tutto è nel suo posto giusto”; una serie di piccoli oggetti: un calciatore in miniatura, una renna in plastica, un fermacarte blu cobalto, foto… Tutto ciò sono rivoli dell’immaginazione, pieghe in cui si confrontano il finito e il non-finito, l’ordine e il caos; sappiamo a mala pena, di questi rivoli, la direzione da cui vengono, non sappiamo dove i flussi si dirigeranno.
Con 809 Lundia, Samuel Mello ha cercato di allestire, attorno al totem di una sua intima, personale, allucinazione, un cono d’empatia; scommettendo che - per gioco – qualcuno vi entrasse. Soprattutto, Samuel Mello ha celebrato con 809 Lundia la potenza mitopoietica dell’immaginazione.
14 | 04 | 2016
Good part of his work
is a love story.
809 Lundia by Samuel Mello is a small cosmogony of connections. This work, brought at PROGETTO TOPPUNT by Samuel Mello, is a "blown up" (as Francesco Romanelli said). At PROGETTO TOPPUNT every single artist remained enclosed with the exhibited work within the exhibition box. "809 Lundia" overflowed, flooding the exhibition space around the main structure. For the artist, PROGETTO TOPPUNT was a further step in a path began about three years ago and (maybe) near to the end. His first suggestion and motivation was the discovery of the existence of the asteroid 809 Lundia (spotted in the sky around a century ago). 809 Lundia is a binary asteroid (it belongs to the main belt of asteroids located between Mars and Jupiter). The two asteroids rotate together, that's to say, they share an orbit around the sun. This simultaneous walk of celestial bodies has turned on the imagination of the artist, who after has randomly assumed (and artistically has tried to show) the harmony between Heaven and Earth, he has gone so far as to dream of a sort of universal law which would govern both the organic and the inorganic. Needless to invoke the autonomy of art by science - here, we are in the field (perhaps never really outdated) of mythology. In the era of the triumph of the machinery, Samuel Mello has put in practice an attempt to spark off the birth of a myth. It is not necessary suspending judgment; instead, what is interesting is scrutinizing the traces and the signs the artist has spread trying - perhaps not in vain - to describe his dream. There is the small painting of an asteroid - a sky stone - placed upon a land stone; then a sweater, shaped in a form so that to represent two moving asteroids (a kind of sculpture); then a number of other small paintings (acrylic on plywood), all trying to depict the binary asteroids; then a series of digital drafts of the "hypothetical features" of the celestial bodies, on which everyone could try to perform; then a diary with pieces of a research on the affinity of the things in the Universe written by the artist; then photocopies related to another kind of research entitled "Everything is in its right place". And then a series of small objects: toy models of a football player, of a plastic reindeer, a cobalt blue paperweight, photos and so on. All this are streams of imagination, turnings in which Finite and Infinite compare each other, the Order and the Chaos; we barely know the direction from which these streams come, where these flows will head. Samuel Mello with 809 Lundia tried to set up an empathy cone, around his intimate and personal hallucination in form of a totem; and more, he has bet that playfully someone could try to enter in. Above all, Samuel Mello with 809 Lundia celebrated the mythopoietic power of imagination.