PROGETTO TOPPUNT
Giancarlo Nunziato
Col pretesto di ritrarre Giulia Gazza e Francesco Romanelli, gli ideatori del PROGETTO TOPPUNT, Giancarlo Nunziato propone, a chiusura di questo ciclo del progetto, una “riflessione in forma visiva” sulla rappresentazione. L’opera Teste cotte si compone di due dipinti a olio, di due incisioni calcografiche, di due sculture in terracotta; e fa parte di un progetto più ampio, che prevede per ogni soggetto ritratto (amici, per lo più) l’utilizzo dei tre medium. Oltre alla costanza dei soggetti, c’è una quasi una costante cromatica che caratterizza i tre lavori. Si tratta di tre colori (uno per ognuno dei medium) vicini alla tonalità arancio.
L’accostamento, o meglio la disposizione delle tre opere (ognuna considerata a coppia) in sequenza, in primo piano i dipinti, poi le incisioni, infine le terrecotte, mette in risalto gli esiti diversi delle tre rappresentazioni. E aldilà delle continuità (i soggetti, il colore), le differenze dicono la differenza primigenia: il ritratto (la rappresentazione) non è la cosa. E dicono anche che, nel processo di riprodurre la cosa, ogni medium è una scelta di astrazione, che allude (con le sue particolarità espressive) al soggetto, di cui privilegia alcuni caratteri.
E siccome i caratteri dei diversi medium non si sovrappongono esattamente, cioe non sono gli stessi (per esempio: la bidimensionalità del dipinto e dell’incisione; la tridimensionalità della terracotta), la presenza contemporanea delle opere fornisce una rappresentazione più ricca.
È singolare e degno di nota che alla fine di questo ciclo di PROGETTO TOPPUNT, gli ideatori Giulia Gazza e Francesco Romanelli abbiano collocato un lavoro artistico che indica in maniera esplicita la riflessione sul rapporto tra il soggetto e la realtà. In questo modo, forse non è del tutto arbitrario pensare che abbiano voluto includere, e celebrare, le espressioni artistiche che si sono succedute in questi mesi in cui PROGETTO TOPPUNT si è disteso; in cui, nei modi i più vari, si è declinata la polarità soggetto-realtà.
26 | 05 | 2016
At the end of this cycle of events, Giancarlo Nunziato, pretending to portray the creators of the PROGETTO TOPPUNT (Giulia Gazza and Francesco Romanelli), introduces a "visual consideration" on representation. The work "Teste cotte" consists of two oil paintings, two copper engravings and of two heads terracotta sculptures. That forms a part of a larger project, which considers for each portrait (mostly friends) the use of three media. Beyond the regularity of the subjects, there is an almost constant color that characterizes the three pieces - three colors (one for each of the medium) near the orange tonality. The combination - or rather the arrangement of the three pieces in sequence (each considered in pairs): the paintings in the foreground, then the engravings and at last the pottery heads - highlights the different outcomes of the three representations. And beyond the uniformity (of the subject and of the color), the differences tell us about the primordial difference: the portrait (the representation) is not the thing itself. Moreover, the differences also say that, in the process of reproducing, each medium has its own choice to abstraction, only suggesting the subject (with its own expressive peculiarities) setting above some characteristics. And since the types of the different media do not exactly overlap, that's to say they are not the same (e.g. the two-dimensionality of painting and engraving, the three-dimensionality of the terracotta), the simultaneous presence of the works provides a richer representation. It is remarkable and worthy of note that at the end of this cycle of PROGETTO TOPPUNT, the organizers Giulia Gazza and Francesco Romanelli have set an artistic work that indicates explicitly the consideration about the relationship between the subject and the reality. In this way, maybe it is not quite arbitrary to think that they wanted to include, and celebrate, the artistic expressions that have occurred in these recent months in which PROGETTO TOPPUNT spread out; where the subject-reality polarity has declined in the most different ways.